Se c’è una cosa che non ho mai sopportato sono le persone che per far valere le loro ragioni urlano più forte degli altri. Purtroppo sono circondata da questo genere di umanità, probabilmente come tutti. Provare a seguire un banale dibattito in tv, o in internet, nella maggior parte dei casi significa sentire solo un branco di urlatori che fanno a gara a chi riesce ad alzare di più la voce. A quel punto tanto varrebbe ascoltare una gara di rutti, quanto meno c’è chi ha del talento.

Ma gli urlatori iracondi non sono solo un fenomeno mediatico, ce ne sono ovunque, nei bar, per strada, al lavoro e perfino in famiglia. Persone convinte che se dicono quello che pensano ad alta voce e con un tono perentorio e incazzato i loro ascoltatori saranno costretti ad essere d’accordo, persone che si arrabbiano oltre modo quando qualcuno esprime opinioni in contrasto con le loro, che ritengono ogni idea diversa dalla propria come sbagliata a prescindere.
Sarà che avendo frequentato il liceo classico sono cresciuta con l’idea che non esiste una sola verità possibile ma mille interpretazioni e punti di vista che variano in base a un infinito numero di variabili, sta di fatto che fatico molto a ritenere particolarmente intelligente una persona che è convinta di avere sempre ragione, e non è disposta in nessun modo a mettere in discussione le proprie idee. Tuttavia, trovandomi a contatto frequentemente con questo genere di persone (persone che vorrebbero farmi sentire idiota perché la penso in maniera diversa e quindi chiaramente “non ci arrivo” a capire che “le cose stanno così”), ogni tanto mi capita di chiedermi se davvero non sia io a non capire che ho che fare con degli assoluti geni. Forse battere i pugni sul tavolo e urlare le proprie ragioni le rende immediatamente vere.

Ad ogni modo, le persone che urlano turbano il  mio canale uditivo e mi infastidiscono. Quindi possono pure essere dei geni ma preferirei non averci a che fare, se non fosse che spesso ci sono costretta.
Mi solleva sapere comunque che la scienza ritiene che gli incazzati urlatori non siano necessariamente persone intelligenti, ma che tendano invece a sovrastimare la loro intelligenza. Diciamo che un po’ lo sospettavo… Comunque, se condividete con me la poca simpatia per il genere, credo che troverete anche voi divertente questo breve articolo pubblicato su science of us. A quanto pare, se alla rabbia si aggiunge un pizzico di nevrosi (q.b.) le cose migliorano…il che mi fa sentire più in sintonia con la mia mente nevrotica.

Le persone arrabbiate tendono a sopravvalutare la loro intelligenza

Di Katie Heaney
Avete presente quelle persone che si lanciano in monologhi pensando di dire delle grandi verità, ma in realtà stanno solo urlando? E poi magari battono il pugno sul tavolo per enfatizzare il loro punto di vista, il che in realtà non ha alcun senso? Vi suona fastidiosamente familiare? Bene, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista accademica Intelligence, le persone che ostentano rabbia si ritengono molto più intelligenti di quanto non siano.
Basandosi in parte su precedenti ricerche che hanno riscontrato un legame tra la rabbia e la tendenza all’ottimismo, i ricercatori Marcin Zajenkowski e Gilles E. Gignac hanno formulato l’ipotesi secondo cui le persone inclini all’ira potrebbero avere una visione particolarmente rosea della propria intelligenza. Agli intervistati è stato chiesto di autovalutare la propria rabbia utilizzando lo “State Trait Anger Expression Inventory” (un questionario sulla tendenza ad esternare la rabbia, N.d.T.), esprimendo il proprio livello di consenso a dichiarazioni come “Quando mi arrabbio, dico cose cattive”. Ai partecipanti è stato poi chiesto di valutare la propria intelligenza su una scala da 1 a 25. I punteggi sono quindi stati tradotti nei livelli di QI corrispondenti e confrontati con i punteggi effettivamente ottenuti dai partecipanti in quattro test standard d’intelligenza, tramite i quali è stato assegnato un punteggio composito.
Mantenendo costante la variabile della nevrosi (un tratto comunemente associato alla rabbia cronica), i ricercatori hanno scoperto che la rabbia è un fattore predittivo forte e statisticamente significativo nel sopravvalutare la propria intelligenza. (Il nevrotico, forse non vi stupirà sentirlo, tende invece a sottovalutare la propria intelligenza). Secondo i ricercatori, ciò potrebbe significare che ci sono due aspetti distinti del tratto di personalità “arrabbiato”, abitualmente incluso nel termine più ampio di “rabbia cronica”: ci sono gli arrabbiati nevrotici, che tendono ad essere più duri con se stessi, e quindi meno inclini a una valutazione alta della loro intelligenza; e poi ci sono gli arrabbiati ottimisti, tendenzialmente troppo sicuri delle loro capacità.
In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che la rabbia e l’intelligenza oggettiva sono “essenzialmente non correlate”.
Insomma, che tu sia cretino e idiota o cretino e intelligente, senza una sana dose di nevrosi è probabile che tu sia un cretino che si ritiene più intelligente di quanto non sia. Tienilo a mente per la prossima riunione importante!

Traduzione di Cristina Tormen