Riflessioni da Pisa
Avete presente quella sensazione di essere fra amici pur non conoscendo nessuno?
A me non capita quasi mai. Sono timida e stare in mezzo a sconosciuti per me vuol dire fare il record di salto in lungo fuori dalla mia zona di comfort. Ma quelle rare situazioni in cui ho la netta impressione di trovarmi esattamente dove dovrei stare mi rimangono impresse, e mi viene voglia di condividerle.
Per questo vi voglio parlare della Giornata del Traduttore 2019.

Il nostro posto nel mondo
Era da almeno due anni che volevo partecipare alla GdT, ma per impegni vari non ci sono riuscita fino a quest’anno. E il tema di questa Giornata non poteva essere più adatto per la fase che sto vivendo: Cominciare e Ricominciare.
L’introduzione di Andrea Spila mi ha toccato molto: per cominciare, o ricominciare, dobbiamo innanzitutto sapere dove siamo ora, capire qual è il nostro posto nel mondo. E qual è il nostro posto in questo mondo? Noi traduttori, noi linguisti, che posizione abbiamo oggi? Ci spaventano le macchine, la traduzione automatica che sembra prendere sempre di più il nostro posto, ma sono davvero questi i pericoli della nostra professione?
Le parole sono importanti
Viviamo in un periodo in cui le parole vengono usate come armi, lanciate come frecce cariche d’odio dai social, sfruttate più per insultare e per deridere che per conciliare. Viviamo in un’epoca in cui le parole hanno perso il loro significato, e allora chi scappa da guerre e fame è un terrorista, che salva delle vite in mare è un criminale, chi ci ricorda che i cambiamenti climatici sono una nostra responsabilità è una rompiballe, chi parla di diritti umani è un buonista.
Ed è stato l’essere umano, non l’intelligenza artificiale, ad aver stravolto le parole e impoverito il linguaggio.
Da strumento della mente e del pensiero, le parole sono diventate un mezzo della pancia, usate per sfogare istinti anziché per veicolare messaggi. E allora forse, come ha suggerito Andrea, il posto di noi linguisti oggi è proprio quello di restituire dignità e significato alle parole.
Da qui possiamo provare a (ri)cominciare il nostro percorso.
Se volete leggere il discorso di Andrea (ve lo consiglio) lo trovate a questo Link
Cambiamento=Opportunità
Ho scritto questa frase in grande nei miei appunti. L’ha detta Diego Cresceri di Creative Words alla fine del suo intervento, e penso che sia un filo conduttore per tutti gli interventi della Giornata.
Si è parlato molto di traduzione automatica e di intelligenza artificiale, ma anche di nuove opportunità, di futuro, di diversificazione.
Proprio di diversificazione, specializzazione, aggiornamento continuo e qualità ha parlato Rocío Márquez Garrido, nel primo intervento della Giornata. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro e fino a dove arriveranno le tecnologie, ma di certo possiamo decidere di non rimanere indietro, di continuare ad aggiornarci e, perché no, a reinventarci. Non è forse il bello di questo lavoro?
Con Carlos La Orden Tovar abbiamo ripercorso la storia della traduzione automatica, da i primi studi condotti dai russi addirittura nel 1939, fino alla moderna traduzione automatica neurale. Abbiamo visto le tante possibili applicazioni di questa tecnologia, che non solo non è una nemica del traduttore umano ma può essere anche una valida alleata, purché sappiamo come e quando va usata.
Anche Diego Cresceri ha parlato di machine translation e delle tante opportunità che si nascondono dietro a questa tecnologia, tra cui nuove figure professionali che si rendono necessarie all’interno delle aziende di servizi linguistici. Invece di farci spaventare dai cambiamenti tecnologici che interessano il nostro settore (e non solo), proviamo a vedere il cambiamento come un’opportunità.
Lavori fantastici e dove trovarli…

Dopo la pausa pranzo, Valeria Cervetti e Arianna Farabollini ci hanno raccontato la loro esperienza nel magico mondo degli audiovisivi, dandoci anche dei consigli preziosi per muovere i primi passi in questa affascinante giungla. Dentro alla cosiddetta traduzione audiovisiva si nascondono in realtà molti ruoli specifici e diversi tra loro, e conoscerne le particolarità è importante prima di avvicinarsi a questo settore.
E rimanendo in ambito di sottotitolazione, nell’ultimo intervento della Giornata del Traduttore si è parlato di sottotitolazione in tempo reale, ovvero la produzione in tempo reale di un testo scritto a partire da un testo orale. Carlo Eugeni, Wim Gerbecks e Rocìo Bernabè Caro ci hanno presentato questo ambito nuovo ma sempre più diffuso, utile soprattutto nell’accessibilità per sordi e ipoacusici, ma che si sta evolvendo in vari altri settori.
Per saperne di più sul programma della Giornata e sui relatori, visitate la pagina https://lagiornatadeltraduttore.it/
Il Networking
Come ho detto all’inizio, una delle cose che mi ha colpito di questo evento è che mi ha fatto sentire tra amici. L’aperitivo di networking, il pranzo, le pause caffè, sono state tutte occasioni preziose per conoscere nuovi colleghi, scambiarsi esperienze e consigli. Sappiamo che il nostro è un lavoro per lo più solitario, e queste situazioni sono importanti proprio per non sentirsi troppo soli.
Sapere che ci sono altre persone che stanno cominciando o ricominciando da qui e che hanno i miei stessi timori, le mie stesse difficoltà e paure, mi dà molto coraggio. È facile parlare delle proprie vittorie, meno facile condividere le sconfitte.
In questa giornata ho avuto l’opportunità di parlare con persone coraggiose, che hanno raccontato senza vergogna anche gli errori e le cadute, le paure e le delusioni, perché fa tutto parte del gioco. E una volta capito questo, giocare fa un po’ meno paura…
Concludendo

La formazione e l’aggiornamento sono importanti nel nostro settore, e questa giornata mi ha dato molti spunti e molte idee per la mia carriera. Non ho potuto partecipare ai workshop del venerdì (sono arrivata giusto in tempo per l’aperitivo, ma giuro che è un caso…), cosa che mi riprometto di fare l’anno prossimo.
Se siete già traduttori o progettate di diventarlo, vi suggerisco davvero di non perdervi la Giornata del Traduttore 2020. Ne vale la pena.
La traduzione per me rappresenta la decisione di ricominciare, di uscire da qualcosa che non mi rendeva felice e cercare un’altra strada, come raccontavo più o meno un anno fa. Per questo il tema di questa Giornata l’ho sentito molto “mio”.
Non è sempre facile ricominciare, ma è un po’ meno difficile se sappiamo che ci sono altre persone che condividono lo stesso viaggio.
Grande Cristina!
Sono contento che tu ti sia trovata comoda alla GdT. Per me gli eventi per traduttori hanno rappresentato senz’altro una svolta incredibile nel mio percorso professionale, e sono felice di vedere come altre colleghe provano le stesse sensazioni fin dalla prima esperienza in questo contesto, che serve per arricchirci sia come professionali che come persone.
Grazie del resoconto umano e in prima persona, ci vediamo alla GdT 2020 e sicuramente anche prima a Bologna!
Carlos la Orden (InsideLoc)
Grazie Carlos! 🙂